L’obesità è uno dei maggiori fattori di rischio nell’attuale panorama mondiale. Le statistiche ci dicono che sempre di più non si segue un’alimentazione corretta secondo i moderni dettami della dietologia. Gli integratori che aiutano a perdere peso sono numerosissimi, ma spesso il loro effetto è quasi nullo e inoltre sono in genere costosi.
Il glucomannano (Amorphophallus konjac) è una fibra alimentare solubile in acqua estratta dalla radice del Konjac. Il glucomannano è costituito da una catena polisaccaridica di beta-D-glucosio e beta-D-mannosio con gruppi acetilici attaccati in un rapporto molare di 1:1,6 con legami beta 1-4.
Poiché l’amilasi salivare e pancreatica umana non può dividere i legami beta 1, 4, il glucomannano passa relativamente invariato nel colon, dove è altamente fermentato dai batteri del colon. Ha un alto peso molecolare (media: 1.000.000 di Dalton) e può assorbire fino a 50 volte il suo peso in acqua, il che la rende una delle fibre alimentari più viscose conosciute.
Pertanto, il glucomannano può essere assunto in dosi inferiori rispetto ad altri tipi di integratori di fibre, consentendo così un uso pratico e giornaliero nelle dosi di ca. 1 grammo per tre volte al giorno. Si ritiene che i meccanismi che mediano gli effetti di riduzione del peso del glucomannano siano simili a quelli di altre fibre fermentescibili idrosolubili.
Con la sua bassa densità energetica e le proprietà volumizzanti, il glucomannano sembra promuovere la perdita di peso spostando l’energia di altri nutrienti e producendo sazietà e sazietà mentre assorbe l’acqua e si espande nel tratto gastrointestinale.
Inoltre, il glucomannano sembra ridurre i livelli di colesterolo totale e di lipoproteine a bassa densità (LDL) stimolando l’escrezione fecale di colesterolo e acidi biliari e diminuendo l’assorbimento intestinale del colesterolo. Il glucomannano può migliorare i parametri glicemici inibendo l’appetito e rallentando l’assorbimento intestinale a causa dell’aumento della viscosità ed è generalmente ben tollerato e ha un profilo di sicurezza favorevole.
Obiettivo degli studi sul glucomannano
L’obiettivo era quello di eseguire una metanalisi di studi randomizzati controllati sul glucomannano per caratterizzare meglio il suo impatto sui lipidi plasmatici, FBG, peso corporeo e BP. Nello studio “Effect of glucomannan on plasma lipid and glucose concentrations, body weight, and blood pressure: systematic review and meta-analysis” è stato evidenziato l’impatto positivo del glucomannano sui lipidi plasmatici, sul peso corporeo, sulla glicemia a digiuno (FBG) e sulla pressione sanguigna (BP).
Risultati degli studi
L’uso del glucomannano ha ridotto significativamente il colesterolo totale, differenza media ponderata (WMD): -19,28 mg/dl; IC 95%: −24,30, −14,26, il colesterolo LDL (WMD: −15,99 mg/dL; IC 95%: −21,31, −10,67), i trigliceridi (WMD: −11,08 mg/dL; IC 95%: −22,07, −0,09), il peso corporeo (WMD: −0,79 kg; IC 95%: −1,53, −0,05) e FBG (WMD: −7,44 mg/dL; IC 95%: −14,16, −0,72).
Conclusioni: il glucomannano ha influenzato positivamente il colesterolo totale, il colesterolo LDL, i trigliceridi, il peso corporeo e il FBG, ma non il colesterolo HDL o la pressione arteriosa.
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