Settimana corta e Smart working. Gli esempi italiani.

L'utilizzo di smart working e settimana corta, tra benefici per i lavoratori ed investimenti aziendali.

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Lo smart working, o lavoro agile, è una modalità di lavoro che consente ai dipendenti di svolgere le proprie attività lavorative in modo flessibile e fuori dalla sede aziendale. Con lo smart working, i dipendenti possono lavorare da casa, da una caffetteria o da qualsiasi altro luogo in cui si sentano più a proprio agio e produttivi.

Questa innovativa forma di collaborazione è diventata sempre più popolare negli ultimi anni, soprattutto a causa dell’aumento delle tecnologie digitali che rendono possibile lavorare da remoto. Inoltre, con la pandemia di COVID-19, molte aziende hanno dovuto adottare lo smart working per garantire la sicurezza dei propri dipendenti e continuare a svolgere le attività aziendali.

Ci sono molti vantaggi nell’adozione dello smart working in azienda. In primo luogo, consente ai dipendenti di avere maggiore flessibilità nella gestione del proprio tempo, permettendo loro di conciliare meglio lavoro e vita privata. Inoltre, elimina i costi di trasporto e di abbigliamento professionale, e può anche migliorare la produttività dei dipendenti, poiché essi possono lavorare in un ambiente più confortevole e familiare.

Nonostante i suoi vantaggi, lo smart working presenta anche alcune sfide. Ad esempio, può essere difficile per i dipendenti sentirsi parte della squadra e mantenere la comunicazione efficace con i colleghi. Inoltre, può essere difficile stabilire dei confini tra lavoro e vita privata, rendendo più difficile staccare dal lavoro e riposare adeguatamente.

Perché lo smart working sia efficace, è importante che le aziende forniscano ai dipendenti gli strumenti e le tecnologie necessarie per lavorare da remoto e che stabiliscano delle linee guida chiare per la comunicazione e la collaborazione. Inoltre, è fondamentale che le aziende creino un ambiente di lavoro che incoraggi i dipendenti a mantenere un equilibrio tra lavoro e vita privata.

In generale, lo smart working è una tendenza in crescita che offre molti vantaggi sia per le aziende che per i dipendenti. Con la giusta attrezzatura e linee guida, le aziende possono trarre vantaggio dalle opportunità offerte dallo smart working e garantire che i dipendenti possano lavorare in modo produttivo e soddisfacente.

Gli esempi italiani su Smart working e settimana corta

In Italia, tuttavia, sono poche le aziende che decidono di riorganizzare le proprie attività basandosi prima di tutto sul benessere dei propri dipendenti.

Smart working in Airbnb

Il portale di affitti Airbnb permetterà ai propri dipendenti di lavorare in modalità smart working per sempre, da qualsiasi parte del mondo e senza variazioni nello stipendio.

Lo ha annunciato, l’anno scorso, in una lunga mail il cofondatore e amministratore delegato dell’azienda, Brian Chesky, sottolineando come questa transizione verso una cultura decentralizzata e ibrida del lavoro consentirà all’azienda di “assumere e mantenere le migliori persone del mondo” invece di “coloro che si trovano nelle vicinanze dei nostri uffici”.

Chesky ha inoltre specificato che alcune figure professionali dovranno comunque recarsi in ufficio con frequenza, come i dipendenti senior, e ha descritto in cinque punti la nuova politica lavorativa dell’azienda.

In primo luogo, i dipendenti potranno lavorare da casa o dall’ufficio a loro scelta. In secondo luogo, i dipendenti potranno trasferirsi e lavorare ovunque nel mondo senza subire variazioni nello stipendio, anche se si trasferiscono in un paese con un basso costo della vita.

In terzo luogo, ogni trasferimento potrà durare massimo 90 giorni all’anno e si dovrà sempre avere un indirizzo permanente per pagare le tasse. In quarto luogo, verranno organizzate riunioni regolari o eventi per mettere in contatto i team e favorire la socializzazione. In quinto luogo, il lavoro continuerà ad essere altamente coordinato a livello centrale e basato sull’ora legale del Pacifico.

Settimana corta in Magister Group

Un’eccezione è il Magister Group, che ha annunciato di voler lanciare un programma pilota a partire dal prossimo febbraio. In questo programma, i 250 dipendenti delle controllate Ali Lavoro e Repas lavoreranno solo quattro giorni a settimana per 11 mesi.

Gli altri tre giorni saranno dedicati a hobby, famiglia e tempo per se stessi. Nonostante la riduzione delle ore lavorative da 40 a 32 alla settimana, lo stipendio dei dipendenti rimarrà invariato.

Magister Group ha deciso di intraprendere questa sperimentazione perché ritiene importante fare riflessioni più approfondite su routine giornaliere flessibili che favoriscano il benessere delle persone e siano applicabili in modo trasversale a diverse tipologie di lavoratori.

Dopo 11 mesi di sperimentazione, a fine dicembre 2023, si deciderà se continuare con questa organizzazione lavorativa a quattro giorni. Il team del gruppo incaricato di monitorare l’iniziativa valuterà se la riduzione dell’impegno lavorativo possa aumentare il tempo di qualità per i dipendenti e migliorare le loro performance.

Come sostiene il presidente e amministratore delegato del Magister Group, Andrea Lombardi, coltivare interessi e passioni rende le persone più grandi e serve tempo di qualità per evolversi personalmente e contribuire con un pensiero di valore alla riformulazione dello spazio del lavoro e dare un senso più profondo a ciò che si fa.

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