9.7 C
Rome
mercoledì, Aprile 24, 2024
spot_imgspot_img

L’economia marittima chiede il suo Ministero

Emerge l'importanza di un Ministero per l'Economia del Mare per implementare l'economia marittima della nostra Penisola.

-

- Advertisment -

L’Italia deve puntare sull’economia marittima e su una strategia navale degna di tale nome. Il recente rapporto pubblicato dalla Fondazione Fare Futuro, intitolato “Rapporto Italia 20.20 sull’interesse nazionale“, e dedicato ad una serie di analisi sui principali dossier dell’interesse italiano, dalla demografia alla politica industriale, dall’organizzazione dello Stato alla politica internazionale, dedica una particolare attenzione alle infrastrutture marittime, all’economia marittima e ai trasporti navali. Il rapporto, pubblicato con la collaborazione dell’ex Ministro degli Esteri Giulio Terzi dedica un’intera sezione all’idea di un “Ministero per l’Economia del Mare“.

Secondo gli analisti della Fondazione, diretta da Adolfo Urso, risulta incredibile come quest’asset strategico della penisola sia stato relativamente trascurato per anni. L’economia del mare si sviluppa in svariati settori che vanno dalla filiera ittica alla cantieristica, dall’industria delle estrazioni marine alla movimentazione di merci e passeggeri, ai servizi di alloggio e ristorazione, alle attività sportive, educative e ricreative, senza dimenticare, il settore della ricerca e della tutela ambientale che include le attività di ricerca e sviluppo nel campo delle biotecnologie marine e delle scienze naturali legate al mare, insieme alle attività di regolamentazione per la tutela ambientale e nel campo dei trasporti e delle comunicazioni.

Un’insieme strategico di elementi che caratterizzano l’economia marittima, un insieme di settori produttivi in cui operano quasi 200.000 imprese e sui occorre lavorare al fine di trovare una strategia unitaria e coerente sull’economia del mare, con un solo Ministero deputato a valorizzare, organizzare e armonizzare tutte le peculiarità di tale settore strategico. L’economia marittima, e più in generale il sistema marittimo italiano, necessita di armonizzare la complessità delle sue articolazioni e lo sviluppo di politiche organiche per tutto il macro- settore. Con l’80 per cento dei confini della nostra Penisola bagnati dal mare, la blue economy costituisce, infatti, una parte molto importante del sistema produttivo nazionale, con circa 200.000 imprese impegnate nella cosiddetta «economia del mare». Una forza imprenditoriale che cresce rispetto al resto dell’economia e che coinvolge anche i giovani (dieci imprese della blue economy su cento sono «capitanate» da under trentacinque), le donne (venti su cento sono a guida «rosa») e gli stranieri (sei su cento).

Analizzando i dati sull’economia marittima, evidenziati dal rapporto, emerge che tale forza lavoro conta oltre 880.000 occupati, pari al 3,5 per cento dell’occupazione complessiva nazionale, mentre dal 2011 al 2017 il numero di lavoratori è aumentato di più 4 punti percentuali, a fronte di una crescita di solo l’1 per cento nel resto dell’economia. Imprenditorialità, produzione e occupazione, a cui va ad aggiungersi la competitività in campo internazionale, perché l’export della cantieristica e quello del settore ittico, nel suo insieme, ha toccato nel 2017 quota 5,1 miliardi di euro. Dati e numeri che per un effetto moltiplicatore devono aggiungersi a quelli dell’indotto relativi alle attività fornitrici, ad esempio, di beni e servizi di input (materie prime e prodotti semilavorati) e a quelle che garantiscono la distribuzione commerciale, servizi di marketing, trasporti, logistica portuale, per cui per ogni euro prodotto dalla blue economy se ne attivano quasi due sul resto dell’economia.

Il futuro dell’Italia è nel mare. Una sfida che fa emergere l’importanza di un Ministero per l’Economia del Mare che riesca a far sviluppare ad implementare l’importanza dell’economia marittima per la nostra Penisola. Considerazioni avallate anche da una parte del mondo diplomatico. L’Ambasciatore Paolo Casardi da sempre pone l’attenzione su come i settori dell’economia, dell’energia, dell’alimentazione e della sicurezza siano tutti grandi snodi della globalizzazione e passano dal mare. Definire gli interessi nazionali e sviluppare strategie marittime e di controllo del mare è di vitale importanza per il futuro dell’Italia.

Ultime news

Assomalta - Apertura sede di Rappresentanza Napoli

ASSOMALTA rafforza il legame tra Italia e Malta con l’apertura di una sede di...

Tra gli obiettivi dell'associazione, quello di far diventare la nuova sede di Napoli, un hub operativo tra Italia e Malta, per rafforzare scambi commerciali e collaborazioni nel settore dello shipping e oltre.
Interreg Europe Cooperazione regionale 2024 - Imprese del Sud

Interreg Europe – Terzo bando per progetti di cooperazione regionale

0
Il bando sostiene progetti volti a migliorare l’attuazione delle politiche di sviluppo e la cooperazione regionale dei partner coinvolti.
Digital Service Act (DSA) 2024 - Imprese del Sud

Il Digital Service Act (DSA): verso un internet più sicuro e trasparente

Regolamentazione UE per un internet più sicuro. Scopri gli obblighi, la protezione degli utenti e gli impatti sulle big tech previsti nel DSA.
Diplomi facili nuove regole 2024 - Imprese del Sud

Diplomi facili. In arrivo le nuove Direttive.

Le nuove normative sul rilascio dei diplomi, imporranno limiti agli anni in uno, registro elettronico obbligatorio, regole per il sostegno e l'ammissione di docenti stranieri.
Interreg Euro-MED secondo bando 2024 - Imprese del Sud

Interreg Euro-MED: aperto il secondo bando 2024

Nel prossimo bando Interreg Euro-MED saranno finanziati progetti che contribuiscono alla transizione verde e digitale del territorio interessato dal programma
spot_img

Economia

ASSOMALTA rafforza il legame tra Italia e Malta con l’apertura di una sede di Rappresentanza a Napoli.

Tra gli obiettivi dell'associazione, quello di far diventare la nuova sede di Napoli, un hub operativo tra Italia e Malta, per rafforzare scambi commerciali e collaborazioni nel settore dello shipping e oltre.

Interreg Europe – Terzo bando per progetti di cooperazione regionale

Il bando sostiene progetti volti a migliorare l’attuazione delle politiche di sviluppo e la cooperazione regionale dei partner coinvolti.

Il Digital Service Act (DSA): verso un internet più sicuro e trasparente

Regolamentazione UE per un internet più sicuro. Scopri gli obblighi, la protezione degli utenti e gli impatti sulle big tech previsti nel DSA.

Interreg Euro-MED: aperto il secondo bando 2024

Nel prossimo bando Interreg Euro-MED saranno finanziati progetti che contribuiscono alla transizione verde e digitale del territorio interessato dal programma
- Advertisement -spot_img