16.7 C
Rome
mercoledì, Aprile 24, 2024
spot_imgspot_img

Rischio default: parametri più stringenti dal 1 Gennaio 2021

L'entrata in vigore di una norma risalente al 2013 mette in difficoltà migliaia di aziende e liberi professionisti

-

- Advertisment -

Insieme a tante buone speranze di una ripartenza, una brutta sorpresa aspetta le piccole e medie imprese e i lavoratori autonomi per il 2021, sin dal primo giorno. Dal 1° gennaio entrerà infatti in vigore un regolamento che abbatte il limite per la dichiarazione di default: basterà un arretrato di 90 giorni per un importo pari all’1% del debito (prima era al 5%), con una soglia minima di 100 euro per le persone fisiche, e 500 per le imprese.

La normativa di riferimento è il Regolamento dell’Unione Europea del 26 giugno 2013, n. 575, articolo 178 che indica specifiche disposizioni sul default di un debitore, il Regolamento delegato dell’Unione Europea n. 171 del 19 ottobre 2017 che definisce i criteri per fissare la soglia di rilevanza, a cui si dovranno attenere le autorità di vigilanza, e la Raccomandazione della Commissione Europea 2003/361/CE del 6 maggio 2003 che descrive cosa sia piccola e media impresa.

A queste condizioni scatterà la segnalazione alla Centrale rischi della Banca d’Italia che, automaticamente, inserirà l’imprenditore o la persona fisica nell’elenco dei cattivi pagatori, impedendo di fatto l’accesso al credito con il conseguente fallimento dell’impresa e il dissesto finanziario della persona fisica.

La norma che prevede queste condizioni è stata approvata nel 2013, quando l’Unione Europea puntava alla messa in sicurezza del sistema bancario. Ma nessuno allora poteva immaginare quanto sarebbe accaduto con l’emergenza coronavirus, in seguito della quale oggi molte attività economiche si trovano beffate.

A trovarsi in difficoltà – secondo una stima di Confesercenti – potrebbero essere almeno 42 mila piccole attività del commercio, dell’artigianato, dell’industria e dei servizi, ossia quasi la metà delle piccole e medie imprese italiane, che oggi lamentano problemi di liquidità e sottocapitalizzazione. Secondo l’Abi, “devono trascorrere almeno tre mesi dal momento in cui non sussistono più le condizioni per classificare il cliente in default, ma il ritorno in bonis del cliente non determina l’automatica cancellazione della posizione di residuo arretrato nella Centrale Rischi della Banca d’Italia e nei Credit Bureau privati“.

E il pericolo che si prospetta all’orizzonte è che in molti possano meditare il rimedio estremo: ricorrere a forme di finanziamento illecito.

Per tutto questo il think tank Imprese del Sud lancia un appello affinché, attraverso un intervento normativo, possano essere allungati i tempi per la restituzione del debito e aumentato l’importo di esposizione nei confronti delle banche.

Giovanni Guarise
Giovanni Guarise
Giornalista professionista dal 2010. Nel corso degli anni da freelance ha dedicato particolare attenzione al mondo della Piccola e Media Impresa con approfondimenti, focus e attività di comunicazione.
Scopri l'offertaMedia partner

Iscriviti alla nostra newsletter

Ultime news

Assomalta - Apertura sede di Rappresentanza Napoli

ASSOMALTA rafforza il legame tra Italia e Malta con l’apertura di una sede di...

Tra gli obiettivi dell'associazione, quello di far diventare la nuova sede di Napoli, un hub operativo tra Italia e Malta, per rafforzare scambi commerciali e collaborazioni nel settore dello shipping e oltre.
Interreg Europe Cooperazione regionale 2024 - Imprese del Sud

Interreg Europe – Terzo bando per progetti di cooperazione regionale

0
Il bando sostiene progetti volti a migliorare l’attuazione delle politiche di sviluppo e la cooperazione regionale dei partner coinvolti.
Digital Service Act (DSA) 2024 - Imprese del Sud

Il Digital Service Act (DSA): verso un internet più sicuro e trasparente

Regolamentazione UE per un internet più sicuro. Scopri gli obblighi, la protezione degli utenti e gli impatti sulle big tech previsti nel DSA.
Diplomi facili nuove regole 2024 - Imprese del Sud

Diplomi facili. In arrivo le nuove Direttive.

Le nuove normative sul rilascio dei diplomi, imporranno limiti agli anni in uno, registro elettronico obbligatorio, regole per il sostegno e l'ammissione di docenti stranieri.
Interreg Euro-MED secondo bando 2024 - Imprese del Sud

Interreg Euro-MED: aperto il secondo bando 2024

Nel prossimo bando Interreg Euro-MED saranno finanziati progetti che contribuiscono alla transizione verde e digitale del territorio interessato dal programma
spot_img

Economia

ASSOMALTA rafforza il legame tra Italia e Malta con l’apertura di una sede di Rappresentanza a Napoli.

Tra gli obiettivi dell'associazione, quello di far diventare la nuova sede di Napoli, un hub operativo tra Italia e Malta, per rafforzare scambi commerciali e collaborazioni nel settore dello shipping e oltre.

Interreg Europe – Terzo bando per progetti di cooperazione regionale

Il bando sostiene progetti volti a migliorare l’attuazione delle politiche di sviluppo e la cooperazione regionale dei partner coinvolti.

Il Digital Service Act (DSA): verso un internet più sicuro e trasparente

Regolamentazione UE per un internet più sicuro. Scopri gli obblighi, la protezione degli utenti e gli impatti sulle big tech previsti nel DSA.

Interreg Euro-MED: aperto il secondo bando 2024

Nel prossimo bando Interreg Euro-MED saranno finanziati progetti che contribuiscono alla transizione verde e digitale del territorio interessato dal programma
- Advertisement -spot_img