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L’innovazione di Israele e i droni per il Mediterraneo

Le operazioni di controllo avverranno con dei droni nel Mediterraneo, dopo i primi test positivi effettuati sull'isola greca di Creta.

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L’innovazione tecnologica israeliana torna a riscuotere attenzione internazionale. Israele è riuscita ad ottenere un importante finanziamento per potenziare azioni di monitoraggio, controllo e sicurezza nel Mediterraneo, garantendo ulteriore sicurezza ai confini dell’Europa. Le operazioni di controllo avverranno attraverso dei droni che circoleranno nel Mediterraneo dal prossimo anno, dopo i primi test positivi effettuati sull’isola greca di Creta. Tale prospettiva nasce dalla collaborazione di Airbus, l’organizzazione aerospaziale comune della difesa europea, con l’Israel Aerospace Industries (IAI) per gestire i sistemi aerei a pilotaggio remoto, a media altitudine e a lunga durata (RPAS), ben noti al grande pubblico come droni, per “i servizi di sorveglianza marittima aerea“.

Airbus e due compagnie israeliane legate all’IAI riceveranno 100 milioni di euro per far avviare droni senza pilota e per avvistare rifugiati e migranti che tentano di attraversare il Mar Mediterraneo verso il continente europeo, così come stabilito dai contratti con l’UE. I droni saranno ubicati in Grecia, Italia e Malta. Le società forniranno l’attrezzatura e gli operatori umani per il controllo da remoto dei droni, tramite collegamenti radio e satellitari.

Inoltre, per contrastare le inutili polemiche da parte di alcuni paesi dagli interessi politici demagogici che guardano ad Israele come ad un problema perenne, si pensi alle infondate accuse armene nel conflitto del Nagorno, lo IAI ha dichiarato che il drone progettato, denominato Heron, può volare per oltre 24 ore senza sosta e può raggiungere fino a 1.000 miglia dalla sua base ad un’altitudine di oltre 35.000 piedi, ma non può essere utilizzato per trasportare o contenere armi. Tale drone è già stato utilizzato dalle forze armate israeliane e tedesche ma Airbus ha ribadito che codesto modello non è in grado di trasportare armamenti e sarà riconoscibilissimo in quanto dipinto di bianco e con l’etichetta recante la scritta “Frontex“. Airbus e IAI hanno dichiarato di sperare che tale tipologia di contratto apra la porta all’uso dei droni in contesti civili fondamentali.

Notizie importanti anche per l’Italia. D’altronde ricordiamo che l’ENEL, la multinazionale italiana dell’energia, utilizzerà droni di produzione israeliana dual use per sorvegliare le proprie linee elettriche. I manager dell’holding hanno sottoscritto un contratto con la società Gadfin Ltd. di Rehovot, una città che dista una ventina di chilometri da Tel Aviv, per lo “sviluppo di soluzioni innovative” attraverso l’utilizzo di velivoli a pilotaggio remoto VTOL (Vertical Take-Off and Landing), a decollo ed atterraggio verticale. Il programma di collaborazione tra ENEL e l’azienda israeliana verrà realizzato all’interno di InfraLab, il laboratorio innovativo costituito nel luglio 2018 ad Haifa, nel nord di Israele, dalla stessa multinazionale dell’energia e da Shikun & Binui, il colosso israeliano delle costruzioni d’infrastrutture civili e militari. Proprio quest’ultima società si è aggiudicata qualche mese fa il contratto dal valore di 250 milioni di euro per la realizzazione della nuova Accademia Militare dell’Esercito israeliano a Be’er Sheva, la città capoluogo del Negev, nel sud del paese. L’infrastruttura verrà costruita su un’area di 250 ettari e ospiterà circa 12.000 soldati, di cui circa 5.000 permanenti a partire dal 2026, data prevista per la conclusione dei lavori. Inoltre, il laboratorio di ricerca e sviluppo in ambito fintech e cybersecurity dei pagamenti realizzato in joint venture da Enel X, la linea di business dedicata alle soluzioni energetiche avanzate del Gruppo italiano, e la multinazionale dei servizi finanziari Mastercard, è stato cofinanziato dall’Autorità per l’innovazione israeliana (IIA) nell’ambito dell’Innovation Labs Program, in coordinamento con il Ministero delle Finanze e il National Cyber Directorate israeliani.

Elementi della contemporaneità che pongono nuovamente Israele al centro dell’attenzione internazionale per quanto riguarda la crescita delle capacità della tecnologia, lo sviluppo dell’innovazione, la ricerca civile sull’utilizzo droni e la cyber security.

Euromed International Trade sviluppa e intrattiene relazioni economiche e commerciali con imprese innovative israeliane, per avviare opportunità di sinergia, cooperazione e incentivare lo scambio di informazioni e conoscenze sull’utilizzo delle più innovative tecnologie nello sviluppo delle imprese del Mediterraneo. Per maggiori informazioni compilare il seguente form:


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